Jacopo Massaro: “Sulle rive del Piave spazi per la musica”

Il sindaco Jacopo Massaro (CS)
Jacopo Massaro (CS)

BELLUNO – Uno dei principali problemi in città è l’assenza di spazi culturali: «La strada da percorrere è il recupero degli immobili dismessi, anche nell’ottica di un rilancio turistico, studiando lapossibilità di accedere a finanziamenti europei – premette il candidato sindaco Jacopo Massaro – per sopperire alla carenza di risorse. A Belluno mancano anche spazi per la musica, fatto che sta generando numeorsi problemi. Esiste però la possibilità di ottenere subito una struttura a costi contenuti, allestita dove si vuole, ad esempio alla Rossa: un teatro-tenda, che potrebbe essere utilizzato per concerti, manifestazioni teatrali, feste, riducendo anche la conflittualità esistende con i residenti del centro».

Nell’ambito di un più grande progetto di recupero delle aree lungo il Piave, per la zona di Lambioi Massaro ha in mente qualcosa di particolare dedicato alla cultura: «Nel 2008 lo spettacolo di Marco Paolini tenutosi sulle rive del Piave, con duemila spettatori, fu un successo e ha dimostrato già allora ai bellunesi le potenzialità di quel luogo.  nel periodo estivo vorrei organizzare una rassegna di cultura: arte, letteratura, musica, teatro, cinema, insomma un palco dedicato a iniziative di elevata qualità. A questo, si unirebbero il recupero e lamanutenzione ambientale di un’area di grande pregio».

Rispetto alle proposte culturali esistenti, Jacopo Massaro ha un occhio di riguardo per Oltre le Vette: «Una manifestazione da rilanciare completamente – sostiene il candidato sindaco – aveva raggiunto altissimi livelli, era a un passo dal diventare una rassegna di respiro internazionale, ed è stata affossata. Oltre le Vette è uno dei pochi eventi in grado di promuovere la città di Belluno al di fuori dei confini nazionali, per questo deve rientrare in una programmazione pluriennale».

Massaro è convinto che il Comune debba essere punto di riferimento e coordinamento delle iniziative spontanee diffuse oggi sul territorio: «Mi riferisco a GaBls, Dolomiti contemporanee, Ex tempore di scultura, Giardino Buzzati e le tante altre inziiattive di cultura diffusa, che devono far parte di un’unica rete culturale della città ed essere agevolate, quantomeno nelle procedure burocratiche, e favorite da sgravi economici, a partire dai contributi dovuti al Comune, come il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. Si dovrebbe inoltre recuperareil legame che la città aveva con la Mostra dell’illustrazione per l’infanzia di Sarmede, portando nuovamente in città le scolaresche e i laboratori creativi per i bambini».

«Riguardo al teatro, infine, penso che la Fondazione teatri fosse un ottimo strumento quando è nata – conclude Massaro – nel 2012 gli strumenti si sono evoluti e la residenza teatrale consente ora di distribuire gli incarichi, professionali e non, conferendo a ciascuno il proprio compito e ruolo, pubblico e privato, fissando limiti e garantendo pluralismo. Certo, per fare tutto questo la prima cosa da fare è fermare la nuova direzione della Fondazione Teatri, nominata a pochi giorni dal rinnovo dell’amministrazione comunale».

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