

BELLUNO – Un progetto per far vincere Belluno. Costruito nel tempo, con la partecipazione di tante persone e la convergenza di tre liste che lo propongono alla città.
E’ il progetto che si impegna a realizzare Claudia Bettiol, candidata sindaco di Belluno alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. «Gestiremo le risorse con sobrietà e trasparenza, parlandone con i cittadini – ha detto presentando la sintesi programmatica alla stampa – Troveremo una situazione di bilancio critica e affronteremo questioni come quella dell’acqua, del teatro e dei servizi socio-assistenziali, per le quali è urgente voltare pagina. Al centro del programma, però, c’è il lavoro. Tutto ci rimanda al bisogno di certezze e di opportunità, per le imprese e i lavoratori. Per difendere il lavoro che c’è e puntare a nuovi modelli per la città e il suo territorio, il sindaco deve mettere in campo forza politica e le relazioni che solo un’istituzione può sostenere».
A riguardo, Claudia Bettiol ha incontrato rappresentanti sindacali dell’Invensys: «Una storica fabbrica di Belluno che oggi vede 170 persone, con le relative famiglie, in preda all’incertezza. Occorre capire le intenzioni dell’azienda e valutare ogni ipotesi per tutelare quelle persone».
Bettiol, accompagnata da alcuni candidati della sua lista civica, del Partito Democratico e dell’Idv, ha poi riassunto i cardini del programma di governo. Lavoro, appunto, ma anche ruolo della città, sociale, ambiente, mobilità e giovani sono tra le parole chiave.
«Intendiamo dare la visione – ha spiegato – dire ai cittadini come intendiamo far rinascere Belluno, ben sapendo che nasceranno nuovi bisogni e che il dialogo con tutti deve essere costante».
I candidati delle liste hanno sottolineato come ogni punto programmatico sia ispirato dalla ricerca di maggiori equità sociale, inclusione e attenzione ai più deboli.
Claudia Bettiol ha inoltre sottoscritto un impegno per un’equa rappresentanza di genere nell’amministrazione comunale. Oggi, fa notare l’Anci, le donne sindaco sono solo l’11% e le donne nelle amministrazioni locali il 19,5%. E l’assenza delle donne dagli organismi dirigenti condiziona negativamente le politiche di welfare. Per questo il ministero per le Pari opportunità e l’associazione dei comuni hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i candidati sindaco, alla quale Bettiol ha subito aderito.
La sintesi del progetto per Belluno è online: http://claudiabettiolsindaco.it/web/progetto-per-la-citta/
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