
BELLUNO – Da anni seguo con attenzione il lavoro dell’Isbrec, un lavoro serio che ha prodotto espressioni positive in termini di cultura e di memoria storica del nostro territorio. Per questo, senza difficoltà, ho sempre ammesso di non avere nessuna preclusione sull’attività di questo Istituto, che ultimamente ha saputo aprire al pluralismo anche i suoi vertici.
E proprio per queste ragioni, quando si chiuse l’esperienza di Alleanza Nazionale vidi con favore la disponibilità offerta dall’Istituto di conservare la documentazione storica del partito presso i loro archivi.
In quell’occasione però le proteste di qualche ex militante mi indussero a rinunciare a tale opzione per scegliere infine quale destinatario del nostro materiale la fondazione di An a Roma, certamente la sua casa naturale ma un po’ distante per quei bellunesi che avessero voluto consultare tale materiale.
Consegnando alla storia il suo vecchio nome, oggi l’Istituto fa un passo in più: evidenzia che il suo encomiabile lavoro di elaborazione non si riferisce solo a un determinato periodo storico ma è parte di un progetto più grande e, al contempo, dimostra nei fatti di essere espressione di tutti i cittadini e non solo di un singola area politica. (Michele Carbogno)
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