
- Claudia Bettiol (CS)
BELLUNO – «Le strutture pubbliche consumano troppa energia e impongono costi sempre più alti a carico di noi cittadini. Il Comune deve migliorare l’efficienza energetica dei suoi edifici e gli impianti di Lambioi si prestano ad essere il miglior punto di partenza per lanciare queste politiche. La piscina comunale e la Spes Arena sono i luoghi più frequentati della città, utilizzarle come progetto pilota cittadino sulle energie rinnovabili sarebbe un segnale forte e visibile di lungimiranza che un’amministrazione deve dare».
Claudia Bettiol, candidata sindaco di Belluno, vede nella dismissione del gasolio come combustibile per piscina e palasport anche un’occasione di sensibilizzazione sul tema del risparmio e dell’indipendenza energetica: «Gli impianti sono stati progettati e costruiti in altri tempi, quando non c’era l’emergenza di oggi sul fronte dei costi dell’energia. Oggi funzionano con un mix di gasolio e metano, combustibili che incidono fortemente sui costi e le emissioni. Migliorando l’efficienza energetica grazie a cogenerazione, solare termico e altre strategie messe a disposizione dalla tecnologia attuale, faremo un passo importante verso la sostenibilità ambientale ed economica e contemporaneamente, come cittadini, potremo essere orgogliosi di una nostra struttura pubblica».
Belluno è ancora “al palo” per quanto riguarda i pannelli di solare termico installati sugli edifici comunali. I metri quadrati di pannelli posizionati su edifici pubblici ogni mille abitanti, l’indice utilizzato dall’Istat per le statistiche, vedono il capoluogo bellunese a 0,0 contro una media regionale di 1,7 e molto dietro a Vicenza (4,9) e Verona (4,3). Bolzano è a 1,5. Le politiche per l’indipendenza energetica dell’ente, quindi, partiranno da zero, mentre per molti cittadini sono già realtà.
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