
- La mostra di Romano Vio (P. Bof – Tiellephoto.it)
POSSAGNO – A cent’anni dalla nascita dell’artista Romano Vio (1913-1984), si celebra il suo talento con l’apertura di una mostra a Possagno (TV), presso la Gipsoteca Canoviana.
Domenica 4 marzo, in occasione dell’inaugurazione, i figli Giuseppe e Francesco Vio con amore e stima dipingono la passione e il sentimento profondo per l’arte del padre Romano.
L’artista, veneziano di nascita, dedicò tutta la sua vita alla scultura. Autore di numerose e famose opere scultoree, oggi conservate nei vari musei nazionali ed internazionali, è considerato uno dei più grandi rappresentanti della scultura italiana degli ultimi cent’anni.
Romano Vio nel corso della sua vita sperimentò molte tecniche e materiali, agli esordi seguì la scuola di Bellotto, noto scultore veneziano, e in seguito espose le sue opere alla Biennale di Venezia in diverse occasioni. Nel 1940 diventò docente all’Accademia delle Belle Arti di Venezia.
Le sue opere raccontano anche l’esperienza come soldato nella seconda Guerra Mondiale: dal fronte jugoslavo alla Sardegna. E dal fronte jugoslavo gli fu conferita la croce di guerra per meriti; L’incontro con la terra sarda fu per lui di grande ispirazione e la mostra presenta sculture significative che esprimono il forte legame tra l’artista e la Sardegna.
Il suo stile -profondamente legato alla tradizione classica- gli consentì di realizzare numerose opere sacre e profane con coraggio e spesso in antitesi con i cambiamenti del dopoguerra. Numerose sono le chiese in Italia che accolgono le sue opere.
Grazie alla sua bravura vinse molti concorsi e premi, ma vale la pena citare che Romano fu lo scultore scelto per riprodurre il George Washington di Canova per lo State Capitol di Raleigh nella Carolina del Nord (USA).
Romano Vio, un artista instancabile, umile con un’innata modestia e riservatezza, fu nominato Cavaliere della Repubblica nel 1981 inriconoscimento del suo contributo alla scultura italiana, e ancora più importante, sempre per meriti culturali e artistici, fu nominato Membro dell’Accademia di San Luca di Roma. (massima onoreficienza che lo stato italiano assegna per meriti artistico/culturali).
La mostra, aperta al pubblico fino al 9 aprile 2012, racconta la personalità di questo grande artista e presenta anche il legame artistico tra Romano e il figlio Giuseppe, attraverso un’esposizione di dipinti, incisioni e sculture di una sensibilità artistica notevole nata dall’incontro e dal confronto con la scultura del padre. (Pierluigi Bof)
Commenta per primo