Il partito del progresso e il partito della conservazione

Il sindaco Antonio Prade
Il sindaco Antonio Prade

BELLUNO – Antonio Prade, Sindaco del Comune di Belluno, pubblica una sua personale su quanto segue.

«Mai come ieri (ndr, l’altro ieri) abbiamo visto che in Consiglio Comunale, a Belluno, sono presenti due partiti: il partito del progresso e dell’innovazione accanto al partito della conservazione e dell’immobilismo.

Erano all’ordine del giorno la vendita della NIS, l’accordo di programma con la Regione Veneto su Abitare il Nevegal per avere una corsia privilegiata in vista delle trasformazioni urbanistiche sul Colle e per avere un titolo in più per sederci al tavolo della distribuzione dei fondi FAS. Finalmente, dopo decenni di cause e di carte, era all’ordine del giorno anche il definitivo via libera all’area artigianale di Levego, che vuol dire posti di lavoro, sviluppo, economia.

Nel loro insieme, a mio avviso, questi provvedimenti danno il segno di una Città che cresce, che affronta il futuro con strumenti nuovi, che si rimbocca le maniche per cambiare. E’ la Città che avevo promesso cinque anni fa, la Città che lavora per il 2020.

Ebbene, il partito della conservazione e dell’immobilismo ha impegnato ieri ore ed ore a discutere dell’amministrazione Prade, a dire di quello che non doveva fare Prade, a sostenere quanto ha sbagliato Prade, ad elencare quello che avrebbe dovuto, invece, fare Prade. Critiche tante e proposte zero, da questo partito. A volte penso che l’Amministrazione Prade, se non ci fosse, quasi quasi se la sarebbero inventata …

Ma in fondo c’è coerenza, in tutto questo.

Il partito della conservazione e dell’immobilismo ha idea di come conservare il passato, non certo di come affrontare il futuro. Provare per credere. Sono settimane che Bettiol e Massaro continuano a criticare il progetto Abitare il Nevegàl. Massaro ha aggiunto la bugia secondo la quale il progetto sarebbe stato “passato” alla regione. Entrambi si guardano bene, peraltro, dal mettere in campo una diversa idea di sviluppo del Colle che non sia la banalità “dobbiamo portare i servizi sul Nevegàl”.

La verità è che Abitare il Nevegàl è un progetto indiscutibilmente targato Gamba, Martire, Paganin. E Prade. E’ il progetto di questa amministrazione, di questa maggioranza, di questi cinque anni. Un progetto ambizioso e non di certo senza ostacoli che, se mi è consentito di riassumere, appartiene per intero a noi che abbiamo cercato di essere ogni giorno il partito del progresso e della innovazione.

Il prossimo 6 maggio si dovrà decidere anche questo: se portarlo avanti con Antonio Prade o se archiviarlo definitivamente. Anche questa è la posta in gioco delle prossime elezioni: affrontare il futuro con coraggio e lungimiranza oppure tornare a governare il Nevegàl triste e spento e pieno di debiti che abbiamo trovato cinque anni fa?»

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