
- Felicetti cerca il gol (L. Mares – Tiellephoto.it)
(2) HC Bolzano – (3) Hafro SG Cortina: Bolzano-Cortina è la sfida più nobile dell’hockey italiano: da una parte i 18 scudetti dei biancorossi dall’altra i 16 dei biancazzurri e adesso si sfidano in un duello che mette in palio il pass per la finalissima. Foxes e scoiattoli si sono scontrati per ben sette volte in questa stagione, tra campionato, master round e Coppa Italia: i precedenti parlano di cinque vittorie bolzanine (tre in regular season e due nel master round) e due ampezzane (una in regular season lo scorso 1 ottobre) compreso il successo ai rigori nella finale di Coppa Italia. Mettendo da parte le statistiche si capisce come sarà lecito attendersi grande equilibrio da questo accoppiamento, dato che se il Bolzano ha tutto sommato rispettato le attese, il Cortina è senza dubbio la grande sorpresa della stagione: dopo due annate chiuse all’ultimo posto, Stefan Mair ha preso in mano la squadra e l’ha condotta ad un campionato di primo piano. Il match del PalaOnda sarà il 195esimo scontro diretto tra Bolzano e Cortina, con i foxes che conducono per 103 a 75 nel computo delle vittorie (e vanno aggiunti 16 pareggi). Passiamo all’analisi delle due formazioni, iniziando da quella altoatesina. Reduce da dieci giorni di pausa dopo aver chiuso 4 a 0 il quarto di finale con il Fassa, il Bolzano da un paio di settimane può contare su un’importante aggiunta nello staff tecnico: a fianco di Adolf Insam infatti è arrivato Brian McCutcheon come vice-allenatore e, forte di 11 anni di NHL, il coach nordamericano sta lavorando alacremente per aiutare la squadra. Il grosso però dovranno farlo i giocatori, ed è chiaro come sarà molto attesa la prima linea biancorossa: Giliati-Knackstedt-Sharp hanno messo a segno qualcosa come 9 gol e 13 assist in quattro partite, numeri davvero di primissimo livello. La chiave però potrebbe essere il rendimento degli altri due blocchi offensivi, specialmente il secondo, dato il risalita con Insam e Bernard in buon forma, mentre come sempre la terza linea lavorerà in trincea. È da considerarsi estremamente interessante il duello tra i due portieri, Zaba e Levasseur, entrambi sul podio dei migliori guardiani della Serie A in questa stagione e capaci di fare vedere grandissime cose. Passando al Cortina, anche ai piedi delle Tofane possono godersi degli attaccanti fortissimi: nei playoff con la Valpe Rob Hennigar si è confermato ad altissimo livello, mentre Ryan Dingle ha deciso la serie con la sua doppietta in gara-5. Non saranno solo loro i pericoli per la difesa bolzanina, visto che anche altri elementi come Johansson (unico straniero confermato dalla scorsa stagione) e Felicetti non sono da sottovalutare. Coach Mair dovrà anche decidere chi tra i suoi stranieri farà il turnover, visto che dopo la parentesi in Canada per motivi familiari, Mark Isherwood è tornato in Italia, e quindi l’unico indisponibile rimarrà l’infortunato Luca Zanatta. Per quanto riguarda il Bolzano invece mancheranno sempre il terzino Meyers e l’attaccante Edwardson.
(1) Lupi Fiat Professional Val Pusteria – (5) HC Alleghe Tegola Canadese: Per il terzo anno consecutivo Val Pusteria ed Alleghe si affrontano ai playoff. Nelle due precedenti stagioni lupi e civette avevano incrociato le stecche ai quarti di finale, e in entrambi i casi ad imporsi furono i gialloneri: nel 2009/10 finì 4-0 e nel 2010/11 4-1 (unica vittoria agordina in gara-3 all’overtime). Questa volta in palio ci sarà la finalissima, e se per il Pusteria è arrivato sino a qui con un percorso netto (primo in regular season e master round, 4-0 all’Asiago nei quarti), la stagione dell’Alleghe è stata un po’ più travagliata: la vittoria nel relegation round non è stata facile, e la vittoria per 4 a 2 sul Pontebba nei quarti di finale è stata tutt’altro che una passeggiata. I quattro precedenti in regular season parlano di tre vittorie pusteresi, con l’unico successo agordino del lontanissimo 15 ottobre per 2 a 1, ma contano sino ad un certo punto dato che l’ultimo scontro diretto risale al 21 gennaio, quasi due mesi fa. Da segnalare in ultimo che nella storia ci sono stati 160 incroci tra le due formazioni, con 65 vittorie altoatesine, 77 agordine e 18 pareggi. Passando all’analisi delle squadre, la formazione altoatesina arriva a questo match carica come non mai: tutti abili e arruolati i giocatori a disposizione di Kivela, il quale non ha ancora svelato chi farà il turnover tra gli stranieri. Il Val Pusteria dovrà essere abile nel riuscire a sfruttare le occasioni che l’attacco riuscirà a costruire, dato che un portiere come Adam Dennis può potenzialmente essere insuperabile se ben coperto dalla sua difesa. Nei quarti di finale David Ling si è confermato come trascinatore della squadra giallonera, come dimostrano i 7 assist messi a segno in una prima linea che sin dall’inizio del campionato sta girando alla grande con Scandella e Oberrauch. Da non sottovalutare anche Stromberg, straordinario contro l’Asiago con un 96.5 % di saves e tantissimi interventi decisivi, specialmente in gara-4, mentre si attende ancora l’arrivo al top della forma di Helfer. Passando ad analizzare l’Alleghe, non si può non iniziare dallo straordinario rendimento dei giocatori italiani nei quarti di finale: su 22 marcature messe a segno, 16 portano la firma “dolomitica”. A dir poco decisivi sono stati capitan Manuel DeToni e Daniele Veggiato, ma anche Nicola Fontanive ha dimostrato di essere in gran forma e il gol di Monferone in gara-6 col Pontebba ha dimostrato la grande crescita di questo ragazzo classe 1991. Più che l’attacco però in questa sfida al Pusteria ci vorrà una grande difesa, per contenere le sfuriate dei lupi: più che mai decisive saranno le prestazioni che saprà fornire Adam Dennis, portiere atteso alla prova del fuoco, specialmente in gara-1. Il numero 44 biancorosso sinora ha viaggiato con il 91.8 % di parate, serve di più per fermare il fortissimo attacco dei gialloneri. Per quanto riguarda gli infortunati potrebbero essere due le assenze, Alberto Fontanive e DaTos, i quali non si sono ancora completamente ristabiliti.
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