DOMEGGE DI CADORE – Si conclude venerdì 3 febbraio con lo spettacolo “Piè di pancia” la Stagione di Teatro per le Scuole e le Famiglie a Domegge di Cadore.
Una Stagione inauguratasi nel segno del mito con “Ulisse” di Tib Teatro nel mese di novembre e che ha registrato un grande successo di partecipazione anche per questa edizione, confermando la validità di un progetto pensato appositamente per le nuove generazioni e per la comunità che, attorno ai ragazzi e con i ragazzi, cresce e si confronta.
“Piè di Pancia“, dedicato agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, è un testo delicato e poetico sul tema della nascita e sulle fantasie e i progetti che accompagnano questo lieto evento, una donna e un uomo che vivono in intimità affettuosa l’attesa di una nascita. Una cupola di morbido velo accoglie attori e bambini insieme, in uno spettacolo caratterizzato da un particolare rapporto di vicinanza che rende più che mai protagonisti i piccoli spettatori.
In un tempo sospeso fuori dal tempo colgono minuscoli segnali della nuova vita che si affaccia: sarà un piede quello che dolcemente muove sotto la pelle della mamma? È il piede di un bambino che dal mondo ancestrale del prima e del dentro annuncia il suo desiderio di esistere? E il piede di un bambino sa già di essere un piede? Non sogna forse, in quella dimensione in cui tutto è ancora possibile, di essere nuvola, uccello, farfalla? Riesce ad immaginare quanti passi scandiranno il tempo e le esperienze della vita che li attende? Dodici passi per andare a giocare con Lucia, cinquantanove passi per imparare a scrivere, ottantasette passi per vedere il mare.
Il passo viene visto come unità di misura che ci accompagna fin dall’inizio dell’umanità per scandire l’incedere lento del conoscere, dell’amare, del vivere. Passi disseminati sulle vie del mondo a raccontare le aspirazioni e i sogni di ogni essere vivente a partire da quel piccolo, inequivocabile primo segno della voglia di vivere.
Lo spettacolo è un produzione della compagnia “Il Melarancio“, in scena Tiziana Ferro e Vanni Zinola per la regia di Mariachiara Raviola.
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