Aperta dal 21 gennaio la mostra di Fernando Garbellotto

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BELLUNO – Una mostra antologica che racconta una carriera iniziata più di 40 anni fa, ma che nella pur esemplare coerenza, non smette di essere innovativa e apprezzata attraverso continui riconoscimenti. Fractal Net Singing. Respirare l’ombra è come toccare un corpo,  aperta dal 21 gennaio al 19 febbraio 2012 nelle sale di Palazzo Crepadona a Belluno, racchiude il percorso artistico di Fernando Garbellotto a partire dalle prime opere del 1969 per giungere alle reti, approfondimento sulle ricerche compiute dall’artista attraverso i frattali. 

L’esposizione, a cura del critico Antonella Alban e realizzata su iniziativa di Duilio Dal Fabbro dalla Galleria d’Arte Contemporanea Anti di Mestre, con il patrocinio del Comune di Belluno e dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia, presenta circa venti opere di Fernando Garbellotto, frutto di un lungo lavoro di ricerca sul senso e la profondità dell’esistenza, che l’artista ha esemplificato in reti. Come spiega Garbellotto stesso «la rete è il segno invisibile delle relazioni fra tutti i viventi, è il segno indelebile della vita, fin dalla sua origine».

Sono esposte quindi in mostra opere su tela e carta di fine anni sessanta, che riprendono questo motivo conduttore dell’indagine artistico-filosofica del Maestro, gli assemblaggi con reti annodate degli ultimi anni, realizzate con le comuni tele destinate ai quadri, alcune precedentemente dipinte, tagliate in strisce delle medesime dimensioni e annodate rispettando distanze uguali, secondo una sequenza artigianale che recupera la tessitura tradizionale, tra cui la serie dedicata alle bandiere flags (2008), e le opere Crocifisso e Inginocchiatoio (2010), e infine un’installazione creata ad hoc per l’evento: 20 reti frattali disposte in fila lungo il loggiato di Palazzo Crepadona, che si fonderanno a suoni registrati direttamente a Belluno e diffusi nello spazio espositivo.

Saranno inoltre proiettati due video: “Fractal Net Thinking. Sliding Venice” realizzato in occasione della mostra allestita alla Collezione Peggy Guggenheim, e “Fractal Net Singing“, scelto per il Padiglione Italia della 54° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia e presentato anche nell’ambito dell’ultima Mostra del Cinema lagunare, frutto dal lavoro di collaborazione tra l’artista e il regista vicentino Giancarlo Marinelli, con la sonorizzazione della cantante Elisa. Fanno parte della mostra antologica anche alcune fotografie con rete ricavate dal video Fractal Net Singing.

Infine sabato 4 febbraio 2012, a partire dalle ore 17.00, in piazza Duomo a Belluno è in programma una performance con proiezioni sulle pareti del Duomo e del Municipio, sullo sfondo dei suoni raccolti dal vivo in città. Saranno presenti il Maestro Fernando Garbellotto e il regista Giancarlo Marinelli.

Il catalogo dell’esposizione, edito da Silvana Editoriale, è curato da Antonella Alban e ospita interventi critici di Andrea Bruciati, Giovanni Granzotto e Lorena Gava.

Fernando Garbellotto: nasce a Portogruaro nel 1955. Vive e lavora a Portogruaro. Dopo gli studi umanistici e la laurea in giurisprudenza, all’inizio degli anni Ottanta Garbellotto “prende a riflettere intensamente e sistematicamente sulle ragioni della pittura” (Flaminio Gualdoni). E’ di questo periodo il primo ciclo pittorico chiamato “Emergenze”. Nella seconda metà degli anni ottanta la trattazione della superficie si fa a-pittorica, per confluire in una sorta di geometrismo dove la luce, da fisica, diventa metafisica. Questo secondo ciclo prende il nome di “Sospensioni”. Verso la fine del decennio, affascinato dalle recentissime teorie di Benoit Mandelbrot sul caos e sui frattali, Garbellotto si dedica intensamente a nuove sperimentazioni iconografiche e traccia un altro campo di ricerca che prosegue tuttora, quello dei “Frattali”. Nel 1997 fonda a Milano con altri otto artisti, il movimento “Caos italiano” che effettua una dozzina di mostre in Italia e all’estero. Nel 2007 giunge all’elaborazione di ciò che egli stesso definisce il punto di sintesi della ricerca degli ultimi vent’anni: le reti frattali. Realizza per Christian Dior, l’immagine per il lancio di un nuovo prodotto. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con la Galleria d’Arte Contemporanea Anti: di Mestre. Nel 2009 inizia a realizzare anche video e video installazioni; la sua prima performance “Fractal Net Thinking” viene presentata alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Nel 2011 è stato presente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia con la video-installazione “Fractal Net Singing” realizzata con la regia di Giancarlo Marinelli e sonorizzazione di Elisa e con l’installazione “Trama” a Palazzo Fortuny di Venezia nell’ambito della mostra TRA – Edge of Becoming.

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