

CORTINA D’AMPEZZO – «Che soddisfazione, che soddisfazione!». Era davvero contento, subito dopo il match di ieri contro il Bolzano, il presidente della Sportivi Ghiaccio Cortina Sandro Moser per la vittoria dell’Hafro Cortina in Coppa Italia, dopo una partita al cardiopalma che ha fatto tenere con il fiato sospeso gli oltre duemila del PalaOnda, compreso un drappello di tifosi ampezzani che, poche decine, hanno saputo tener testa al tifo dei bolzanini.
Dopo essere stati avanti per 2 a 0, i ragazzi di coach Stefan Mair hanno subito due goal all’inizio del terzo tempo, e a un minuto e mezzo dalla fine è arrivato anche il 3 a 2 per i bolzanini.
«Quasi non ci credevo più», ha commentato ancora Moser. Ma, sotto di un goal, ecco il piccolo capolavoro di Mair e della squadra: il coach chiama il time out, disegna sulla sua lavagnetta, il gioco riprende, il disco arriva in zona d’attacco, Mair guarda la sua prima linea costruire il gioco, a trentacinque secondi dalla sirena fa segno a JP Levasseur di uscire dai pali per far entrare il sesto uomo di movimento. I tifosi del Bolzano sono già pronti per festeggiare la loro quarta Coppa Italia; il tabellone segna che mancano 13 secondi alla fine del match e ci pensa Fraser a freddare gli entusiasmi del PalaOnda, rimettendo la contesa in pareggio e portando poi il Cortina a vincere ai rigori, dopo tre ottimi tiri di Menei, Adami e Johansson (a segno il primo e il terzo) e una superlativa prestazione del portiere ampezzano JP Levasseur.
«È una grande vittoria», ha detto ai microfoni della Rai un visibilmente soddisfatto Stefan Mair; «ce l’abbiamo messa tutta, e alla fine abbiamo portato a casa il risultato. Meritatamente. Grazie ai ragazzi, che in campo hanno dato tutto per questa coppa».
«Se non hai spogliatoio, una cosa del genere non riesci a farla», è il commento di un tifoso del Cortina alla fine della partita, che valuta la sproporzione delle forze in campo. «Siamo riusciti a battere prima il Valpusteria e poi il Bolzano, che non per niente sono le prime squadre del campionato. Una doppia vittoria contro queste compagini significa che abbiamo vinto con il cuore, con il sudore, con un gruppo che è davvero straordinario. Guarda come sono contenti: questa è una vittoria che fa bene al morale, che ripaga tutti – atleti, allenatori, dirigenti, tifosi – degli sforzi che sono stati fatti fino a oggi».
È d’accordo con questa analisi proprio il presidente Moser: «Non è un miracolo, perché i miracoli accadono per volontà di altri. Alla vittoria, ieri sera, ci hanno invece portati la volontà di questi ragazzi e il loro crederci fino alla fine, il non mollare mai, il non darsi per vinti. Credo che sia una soddisfazione grandissima per tutti, non solo per la dirigenza della società ma anche per un paese intero e per tutti i tifosi».
«Ora dobbiamo tornare a pensare al campionato. Però vorrei dire ancora due parole» ha concluso Moser. «La prima è una parola di ringraziamento per tutti coloro senza i quali non sarebbe possibile andare avanti: al team che segue la squadra, a tutti coloro che collaborano in vari modi, e soprattutto ai partner e agli sponsor, che al pari di noi hanno creduto in questa squadra. La seconda è una parola che rivolgo a tutto il paese: la vittoria di ieri, che riporta la Coppa Italia sotto le Tofane (l’ultima volta era il 1974), è un motivo di orgoglio per tutti. Andiamo fieri di questo team che dà lustro all’intero paese».
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