La figura dell’architetto Giorgio Lise nel primo incontro culturale

SANTA GIUSTINA – L’ Assessorato alla Cultura del Comune di Santa Giustina inizia la programmazione culturale del 2012 dedicando un incontro alla figura dell’architetto Giorgio Lise, uomo di spicco della cultura italiana tra gli anni ’60 e ’80, prematuramente scomparso il 13 gennaio del 1988.

L’ incontro, previsto per venerdì 13 gennaio 2012 alle 20.30 al Centro Culturale di Santa Giustina,  sarà tenuto dal dottor Franco Ladini che traccerà un ritratto di Lise attraverso fotografie e documenti raccolti negli anni, evidenziando l’eclettismo di questo personaggio al quale l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicare anche una sezione speciale della Biblioteca Civica, con una cinquantina di volumi di cui molti donati dalla stessa famiglia.

Dall’egittologia alle scenografie per spettacoli teatrali e di balletto, dall’oggettistica antica alla storia di importanti città, Lise affrontò sempre con grande dedizione e rispetto lo studio e la ricerca: per questo, nel ventiquattresimo anniversario dalla morte è stato organizzato l’evento che mira a far conoscere questa figura di illustre concittadino che seppe fare della cultura una ragione di vita.

GIORGIO LISE (1941-1988) – BREVE BIOGRAFIA

Giorgio Lise è nato a S. Giustina il 22.03.1941 da Attilio Lise e Gianna Bosco, crescendo nella casa che ancora si trova appena prima dell’incrocio tra la statale proveniente da Feltre e Viale della Stazione.

Figlio unico, proveniente da una famiglia di lavoratori (il papà era un qualificato motorista che dopo esperienze in aeronautica aveva lavorato per l’Alfa Romeo e per compagnie petrolifere all’estero, la mamma, donna di cultura ed amante della lettura, aveva invece un’avviata attività di produzione di oggetti ed accessori per arredamento di “pannolenci”), divenne il centro d’interesse per i genitori che su di lui concentrarono ogni sforzo per consentirgli di realizzarsi negli studi e nell’ambito professionale.

Dopo le scuole primarie frequentate in ambito locale Giorgio continuò gli studi in collegio, l’Istituto Filippin di Paderno del Grappa, maturando culturalmente per poter affrontare gli studi universitari al Politecnico di Milano, dove si laureò a pieni voti in Architettura.

Dopo un breve periodo di insegnamento in istituti scolastici superiori, collaborò come assistente universitario presso l’Istituto di Umanistica della Facoltà di Architettura di Milano e presso l’Istituto per l’Enciclopedia Italiana della Fondazione Treccani.

Si occupò di ricerche storiografiche e d’arte collaborando con il Museo Teatrale alla Scala e con le Civiche Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni del Castello Sforzesco di Milano.

Conservatore al Castello Sforzesco dal1973, inseguito divenne Direttore dell’Area Museale e Direttore delle Civiche Raccolte, dedicandosi con passione ed entusiasmo alle attività di ricerca e tutela dei patrimoni artistici grazie all’amore per il bello e alla grande sensibilità artistica che lo avevano sempre contraddistinto.

Chi lo conobbe per motivi di lavoro lo ricorda così: “Lo si vedeva di volta in volta impegnato in ricerche appassionanti – confida Claudio Sensi – o applicato con puntiglio meticoloso in sottili problemi, perennemente animato da un sacro furore, da una vulcanica vitalità che infondeva a tutto ciò cui metteva mano”.

Morì prematuramente il 13  gennaio 1988 all’ Ospedale di Feltre, a causa di un improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute da qualche tempo precarie.

Affascinato dal mondo dello spettacolo si occupò di scenografie teatrali, in particolare per commedie e spettacoli di balletto, a cui talvolta partecipò sia  in veste di attore che di ballerino.

E’ autore di circa una cinquantina di libri ed opere edite a stampa, alcune delle quali, donate dalla famiglia, sono conservate nella Biblioteca Civica di Santa Giustina, presso la quale gli è stata dedicata una specifica teca espositiva.

Partecipò come relatore a vari convegni, tenendo conferenze su argomenti culturali spazianti dall’Antico Egitto agli oggetti di antiquariato come ceramiche e stampe, dagli antichi giochi di carte a personaggi storici, da luoghi d’arte e di fine architettura a tutti gli altri temi legati alla sua produzione editoriale.

Grazie ai testi di ricerche sulla città di Acquapendente (Viterbo) e sul suo territorio (“Acquapendente: storia , arte, figure e tradizioni”, “Acquapendente nelle stampe”, “G.B.Casti poeta aquesiano” , “50 Personaggi Storici per Aquapendente”) gli venne conferita la cittadinanza onoraria nel 1973, unico eccezionale evento dopo la consegna delle chiavi della città a Papa Pio VII nel 1804.

Venne inoltre insignito di riconoscimenti per il suo lavoro di ricerca e divulgazione, come in occasione del seminario di Egittologia tenutosi a Gattarella nel 1977, organizzato dall’archeologa Mirella Rostaing e dal Centro di Ricerche “Yuri Gagarin” di Napoli, in cui venne “conferita all’arch. ed egittologo Giorgio Lise docente del corso e conservatore della sala egizia del Castello Sforzesco di Milano una medaglia d’argento”.

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