
CORTINA D’AMPEZZO – La Consulta Confcommercio di Cortina d’Ampezzo considera l’operazione svolta dall’Agenzia delle Entrate durante il weekend di Capodanno uno show mediatico che ha avuto l’unico risultato di gettare ingiusto discredito sui commercianti e operatori turistici di Cortina.
Il disturbo creato ai clienti, la data scelta per i controlli, l’occupazione da parte dei funzionari di tavoli ai ristoranti e bar, il dispiego di forze che non ha precedenti in Italia nemmeno per la cattura di un boss mafioso, sono la prova che si è trattato di un’operazione-spettacolo voluta da chi ha usato il palcoscenico di Cortina per diffondere l’equazione “Cortina = commercianti = evasori“, equazione che rifiutiamo in modo netto.
Ciò che è più grave tuttavia sono i dati diffusi sull’esito dei controlli: l’Agenzia ha volutamente omesso di dire che la stragrande parte dei commercianti purtroppo dichiara cali di lavoro mediamente del 30%, citando solo l’unica situazione in cui vi è stato un aumento degli scontrini rispetto al 2010. Peraltro, il termine assegnato alle aziende ispezionate per il deposito della documentazione non è ancora esaurito e molte carte non possono essere ancora state oggetto di verifica. Ciò a significare che una diffusione “alla leggera” di dati parziali ha un retrogusto da “giustizia sommaria”.
Ad ogni modo, la nostra Associazione ha sempre avuto un rapporto diretto e collaborativi con le istituzioni: ecco perché chiederemo all’Agenzia di esaminare i dati raccolti, di verificarli insieme e di considerare tutte le variabili che devono essere esaminate per una analisi corretta, ricordando, comunque, che se tutti, cittadini ed imprese, sono tenuti a osservare la legge, anche lo Statuto del Contribuente (che definisce metodi e modalità dei controlli) è una norma che gli enti accertatori devono rispettare. (Confcommercio)
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