SAGROGNA – Grave è l’aggettivo che sulla bocca del medico ci mette paura e ci dà un brivido caldo e profondo se ascoltiamo la voce di un baritono. Per i bellunesi Grave è un nome femminile plurale. Le Grave del Piave sono il greto del fiume che attraversa tutta la nostra Provincia. Le Grave sono, a seconda della stagione, la nostra spiaggia, la riserva dei cacciatori e dei pescatori, l’eremo che ci riconcilia alla vita, la provvista di legna; si va sulle Grave per svariati motivi e si trova sempre la pace. Questo luogo talvolta è largo parecchie centinaia di metri e si restringe di molto là dove le due rive sembrano cercarsi. Ampio o stretto che sia, il greto del Piave è caratterizzato da sassi, normalmente grossi come pagnotte, il cui fascino non sfugge né al visitatore affezionato né all’occasionale.
Chi va sulle Grave è colto da un insopprimibile desiderio classificatorio e comincia a suddividere i sassi per forma: tonda, ovale, piatta, oblunga. Oppure per il colore che varia dal bianco al grigio al verde al rosso al giallo al marron al nero. Vi sono sassi lisci, ruvidi, porosi. Uno pare un cuore, un altro è tal quale un uovo di Pasqua grigio con un nastrino bianco che lo avvolge, quello sembra una saponetta e questo la chiavetta del computer. I sassi piatti hanno rimbalzato sull’acqua lanciati da un tiro sapiente, altri con forme o colori singolari sono finiti nelle nostre tasche, ma poi li abbiamo riposti daccapo là dove è il loro regno.
Sassi che sono stati calpestati dai nostri avi, che hanno brillato sotto l’acqua cerulea del Piave, che sono stati imprigionati dal ghiaccio creando fiori di cristallo, che sono stati travolti dalla furia del Vajont, che hanno contenuto il fuoco per abbrustolire le pannocchie e che hanno udito gli spari delle guerre e le grida di pace.
Se andiamo sulle Grave possiamo ascoltare il racconto dei sassi e i nostri sensi ne saranno esaltati. (Articolo di Mariateresa Broi e fotografia di Severino Buso)
Articolo fotografico Tiellephoto Press al link http://www.tiellephoto.it/it/B_articolo.asp?id_articolo=982
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