LETTERA APERTA Segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia di Belluno
Sta assumendo – a parer nostro – i contorni del ridicolo l’attuale riduzione del servizio di sicurezza e soccorso in montagna a Falcade – afferma senza mezzi termini la Segreteria Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia di Belluno. Il giorno di Natale – fa sapere il sindacato – uno dei quattro (l’anno scorso erano cinque) operatori impiegati in quella località sciistica si è infortunato e da allora non è ancora stato sostituito. Il 27 dicembre u.s. abbiamo subito scritto una nota al neo Questore Lucio Aprile auspicando un suo fattivo e tempestivo intervento presso il Ministero per un immediato ripristino dell’organico, atteso l’indiscutibile periodo di alta stagione così come la necessità di assicurare la prevista giornata di riposo settimanale a quegli operatori, peraltro questa espressamente richiamata da specifica circolare ministeriale. Il giorno successivo ci veniva prontamente assicurato che la richiesta di sostituzione era già stata inoltrata al Ministero. In data 05 gennaio u.s., riscontrando un nulla di fatto – prosegue il Sap – abbiamo sollecitato nuovamente il vertice della Questura ma ad oggi né a livello locale né a livello ministeriale abbiamo avuto concreto riscontro. Non possiamo quindi che dedurre – sicuramente a livello centrale – una scarsa considerazione per tale servizio e ciò pare essere una costante dalla scorsa stagione. E’ veramente assurdo che al Ministero in venti giorni non si sia riusciti ad individuare, in base alla graduatoria nazionale, un operatore da inviare a Falcade. E’ proprio vero – conclude il Sap bellunese – che al peggio non c’è mai fine e a livello centrale non finiscono mai di stupirci.
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